Per prevenzione cutanea si intende l’insieme di comportamenti e accortezze che contribuiscono a proteggere la salute della pelle e che favoriscono la diagnosi precoce di patologie pericolose come le lesioni cutanee precancerose e i tumori della pelle.
Vediamo insieme perché la prevenzione cutanea è importante e quali misure prendere per proteggere la pelle.
Indice
Perché la prevenzione cutanea è importante?
La prevenzione cutanea ha per protagonista quotidiano e inevitabile il sole. Se da un lato l’esposizione alla luce solare è fondamentale per la produzione di vitamina D (indispensabile per salute delle ossa e del sistema immunitario), dall’altro, a dosi eccessive, può rivelarsi estremamente dannosa per la cute, favorendo l’invecchiamento precoce della pelle e l’insorgere di tumori.
Considerata la presenza quotidiana del sole nelle nostre vite, risulta evidente quanto sia importante la prevenzione cutanea e fare di essa una consuetudine.
Attenzione, però, che non è solo la scorretta ed eccessiva esposizione solare a essere pericolosa per la salute dermatologica: un altro fattore di rischio da segnalare, in quanto fortemente dannoso per la pelle, è l’uso delle lampade abbronzanti.
Come riporta la LILT (Lega Italiana per Lotta contro i Tumori), l’impiego delle lampade per l’abbronzatura artificiale prima dei 25 anni può arrivare a incrementare il rischio di sviluppare tumori cutanei e melanomi anche di un 75%.
Quali danni provoca il sole alla pelle?
I danni cutanei dovuti all’eccessiva esposizione solare possono distinguersi in tre tipologie:
- immediati: consistono nelle ustioni solari;
- a media distanza: includono lentiggini, macchie solari e nei;
- a lunga distanza: comprendono l’invecchiamento precoce della pelle, la cheratosi attinica (una lesione cutanea precancerosa) e i tumori melanoma, carcinoma spinocellulare (anche detto carcinoma squamoso) e carcinoma basocellulare (o basalioma).
L’entità del danno connesso all’esposizione alla luce solare dipende fondamentalmente da due fattori, che sono:
- intensità del sole: il danno è maggiore quando l’esposizione avviene nelle ore centrali della giornata (dalle 11:00 alle 16:00), fascia oraria che, per una corretta prevenzione cutanea, andrebbe evitata o, se ciò non è possibile, affrontata con tutte le protezioni del caso (crema solare con elevato fattore di protezione, vestiario coprente, cappello e occhiali da sole);
- fenotipo: le persone con pelle chiara, capelli biondi/rossi, occhi azzurri/verdi presentano una maggiore predisposizione ai danni da esposizione solare, risultando anche più a rischio di melanoma e altri tumori cutanei.
Quanto detto relativamente al tipo di danno e ai fattori che lo influenzano vale anche per le lampade abbronzanti.
Quando cominciare la prevenzione cutanea?
Le buone regole di prevenzione cutanea andrebbero attuate fin dalla giovane età, in quanto, come confermano la maggior parte degli studi, il rischio di melanoma e altri tumori cutanei aumenta in presenza di una storia di scottature solari in età giovanile.
Queste indicazioni valgono anche le lampade abbronzanti. A conferma di quanto sia fragile l’età dei giovani e di quanto sia importante una corretta prevenzione cutanea, in Italia, l’uso delle lampade per l’abbronzatura artificiale è vietato fino ai 18 anni.
Come proteggere la pelle?
Innanzitutto, serve un intervento educazionale: bisogna far presente alle persone, giovani compresi, i pericoli che si celano dietro un’esposizione solare scorretta ed eccessiva e a seguito dell’uso inappropriato ed esagerato delle lampade abbronzanti.
Alla teoria, quindi, segue la pratica, ovvero l’attuazione di tutti quei comportamenti e accortezze che contribuiscono a proteggere la pelle e che rappresentano i capisaldi della prevenzione cutanea.
Ecco, di seguito, le regole da seguire per salvaguardare la salute dermatologica e ridurre il rischio di tumore della pelle:
- usare una crema ad alto fattore protettivo: oggi, esistono numerose formulazioni, compresa la variante stick che agevola l’applicazione del prodotto sul viso dei più piccoli;
- evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata: in estate, questa fascia oraria va generalmente dalle 11:00 alle 16:00;
- evitare le ustioni solari;
- quando le condizioni le permettono, durante le esposizioni al sole, indossare maglietta a manica lunga e a trama stretta, calzoni lunghi, cappello coprente e occhiali da sole di buona qualità: indumenti e accessori rappresentano il miglior schermo protettivo contro i danni da raggi UV;
- evitare l’uso improprio delle lampade abbronzanti: questi strumenti emettono raggi UV dannosi quanto quelli del sole.
Queste regole valgono per chiunque (compresi i giovani), ma sono ancora più importanti in presenza di un fenotipo chiaro (pelle chiara, capelli rossi/biondi, occhi azzurri/verdi) e per le persone con un’elevata quantità di nei cutanei (condizione questa associata a una maggiore predisposizione al melanoma).
Come favorire la diagnosi precoce dei tumori della pelle?
Quando si parla di prevenzione cutanea, un’altra accortezza fondamentale è sottoporsi periodicamente a una visita dermatologica di controllo dei nei, soprattutto in caso di:
- numero di nevi superiore a 100;
- pelle chiara, capelli rossi/biondi, occhi azzurri/verdi;
- parente di primo grado con melanoma;
- storia di scottature solari durante l’infanzia.
Da svolgersi con cadenza pressoché annuale, la visita di controllo dermatologica consente di monitorare le caratteristiche di nei e macchie cutanee, e individuare precocemente lesioni precancerose o veri o propri tumori.
Come sempre accade in medicina e in ambito oncologico, la diagnosi precoce è un fattore che può rivelarsi cruciale in termini di sopravvivenza e prevenzione delle complicanze.
Quanto è importante l’autocontrollo: la regola ABCDE
Come afferma la LILT, la diagnosi di circa la metà dei melanomi ha avuto inizio da un autocontrollo della pelle, dal quale è emersa una lesione o una macchia sospetta e non presente in precedenza. Controllarsi, pertanto, è una precauzione fortemente raccomandata.
Uno strumento utile e alla portata di tutti, che può aiutare a individuare lesioni e macchie sospette, è la sempre valida ed efficace regola ABCDEEE, dove:
- “A” sta per asimmetria: rispetto ai nevi normali, i melanomi, se tagliati immaginariamente da una linea verticale passante per il centro, sono asimmetrici;
- “B” sta per bordi: rispetto ai bordi regolari dei nevi tradizionali, i melanomi presentano bordi irregolari e frastagliati;
- “C” sta per colore: mentre i nevi tradizionali sono di colore uniforme, i melanomi tendono a presentare variazioni di colore;
- “D” sta per dimensioni: diversamente dai nei tradizionali, i melanomi tendono a superare i 6 millimetri di diametro;
- “E” sta evoluzione: i melanomi variano molto velocemente nell’aspetto e nelle dimensioni;
- “E” per elevazione: i melanomi si contraddistinguono per l’elevazione di parte o di tutta la lesione;
- “E” per emorragia: i melanomi hanno la tendenza a sanguinare in modo spontaneo, in assenza di traumatismi.
Per un autocontrollo efficace, gli esperti consigliano di farsi aiutare anche da un familiare o dal partner per osservare i punti più difficili da vedere (es: schiena e cuoio capelluto); suggeriscono anche di servirsi dell’ausilio delle fotografie per rilevare eventuali cambiamenti nel tempo o la comparsa di nuovi nei o macchie.
Conclusioni
Gli interventi di prevenzione cutanea sono estremamente importanti per proteggere la nostra pelle e devono diventare parte integrante della nostra quotidianità, esattamente come un’alimentazione sana, l’astensione dal fumo e la pratica regolare di attività fisica.